“Battito” di Fedez, ci dimostra che il confine tra musica e marketing si è ormai dissolto.

“Battito”, singolo in gara di Fedez alla 75esima edizione del Festival della Canzone Italiana, è un inno alla salute mentale che ha acceso un dibattito più grande di quanto ci si aspettasse. La canzone, che affronta temi come depressione, psicofarmaci e lotta interiore, ha sollevato una domanda che molti non si sono fatti scappare: è un’autentica testimonianza di vulnerabilità o solo una mossa ben studiata per raccogliere visibilità?

In un mondo dove la musica è più un prodotto da vendere che un’espressione artistica pura, il confine tra arte e marketing è ormai praticamente inesistente. Fedez, che da tempo ha costruito una carriera da artista e imprenditore, ha messo la sua immagine in gioco al massimo livello. Sanremo è il palcoscenico perfetto per lanciare un messaggio personale che sia anche collettivo. Il “Battito” di Fedez non è solo un pezzo musicale, ma anche parte del suo vissuto che sicuramente si sposa bene con la ricerca costante di attenzione, un gioco che il mondo dello spettacolo conosce troppo bene.

Fedez ha portato sul palco la solitudine di chi vive la sofferenza mentale, eppure in un’era in cui ogni emozione diventa un contenuto da consumare, il rischio è che una causa importante venga ridotta a uno spettacolo da vedere.

E da qui nasce una contraddizione. Se da un lato il rapper milanese è visto come un portavoce di una causa significativa, dall’altra è considerato uno degli artisti più capaci quando si tratta di usare la propria immagine. Non temiamo di dirlo: ogni suo passo è una grande opportunità di visibilità, nel bene come nel male.

E quindi, la domanda sorge spontanea: Fedez ci sta parlando della sua sofferenza o ce la sta vendendo?

Nonostante tutte le polemiche, non possiamo negare che “Battito” abbia portato con sé un messaggio positivo. Per chiunque riesca ad identificarsi nelle parole di Fedez, la canzone è un abbraccio, un conforto in un mondo che troppo spesso ignora le ferite che non si vedono. È un inno al “vedersi”, quando nessun altro lo fa. E proprio per questo, nonostante il rischio di essere ridotta a un semplice prodotto mediatico, “Battito” ha trovato un posto nel cuore di tanti, offrendo una forma di comprensione che molti, probabilmente, non hanno trovato altrove.

Rispondi

Il tuo indirizzo e-mail non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *